lunedì 24 dicembre 2012
La Befana è innegabilmente di sinistra.
Gesù Bambino è indubitabilmente di destra.
Babbo Natale viene dal Nord.
Babbo Natale viene dal Nord.
E con il suo carico di doni
fa credere al popolo di stare dalla sua parte.
In realtà pensa solo a conservare
la sua immagine.
la sua immagine.
Credo sia leghista.
I Re Magi arrivano con la Befana
per portare doni a Gesù Bambino,
dunque stanno un po' di qua e un po' di là.
Assai più di là che di qua, comunque.
Più o meno l'equivalente
di Casini, Di Pietro e Grillo.
Poi è chiaro
che siete liberi
di appendere la vostra calza
un po' dove vi pare
sabato 1 dicembre 2012
Mi sento come se tutto quello che faccio fosse giusto.
Mi sento Gandhi, ecco, ma senza il pannolone.
Mi sento che sono fatta come mi piace
e che ci ho messo un po'
ma alla fine ci sono riuscita.
Mi sento bene e mi sento bella.
Mi sento che mi fido e faccio bene
Mi sento che cavolo, invidiatemi.
Mi sento che avercene, di sbronze così .
giovedì 15 novembre 2012
Ci sono parole
che sembrano baci travestiti da suoni.
Burro e miele.
Abbracciami.
Mi manchi.
Altre parole invece
sono come schiaffi sulla bocca.
Vattene.
Non ti aspetto più.
Sta’ zitto.
Le parole con la "z" sono carezze ruvide,
di barba un po’ lunga.
Zanzara.
Zigrinatura.
Azzurro carta da zucchero.
Quelle con tante "s"
insinuano sottilmente
il serpente del sospetto.
Sentieri solitari.
Sei sicuro?
Stupidi sentimenti.
E così via:
la "l" è un suono liquido,
di luna, di laghi lontani
e di malinconia che allunga le labbra;
la "q" fa un suono profondo,
grave e tenebroso
come quando si parla nelle stanze vuote
di qualcuno che ormai non c'è più ;
le parole con la "a"
sono risate e stupore,
attesa, amore, allegria;
la "g" è un po’ spigolosa,
come l’ angolo di una ringhiera,
come il dente aguzzo di una cane che ringhia,
e si può addolcire, ma non troppo,
chè diventa subito gelatina.
Le parole dicono molto di più
di quel che significano.
E, delle volte,
non significano proprio nulla.
Sono solo suoni,
che rotolano in bocca,
per darci l’impressione
di poter far passare prima il tempo.
che sembrano baci travestiti da suoni.
Burro e miele.
Abbracciami.
Mi manchi.
Altre parole invece
sono come schiaffi sulla bocca.
Vattene.
Non ti aspetto più.
Sta’ zitto.
Le parole con la "z" sono carezze ruvide,
di barba un po’ lunga.
Zanzara.
Zigrinatura.
Azzurro carta da zucchero.
Quelle con tante "s"
insinuano sottilmente
il serpente del sospetto.
Sentieri solitari.
Sei sicuro?
Stupidi sentimenti.
E così via:
la "l" è un suono liquido,
di luna, di laghi lontani
e di malinconia che allunga le labbra;
la "q" fa un suono profondo,
grave e tenebroso
come quando si parla nelle stanze vuote
di qualcuno che ormai non c'è più ;
le parole con la "a"
sono risate e stupore,
attesa, amore, allegria;
la "g" è un po’ spigolosa,
come l’ angolo di una ringhiera,
come il dente aguzzo di una cane che ringhia,
e si può addolcire, ma non troppo,
chè diventa subito gelatina.
Le parole dicono molto di più
di quel che significano.
E, delle volte,
non significano proprio nulla.
Sono solo suoni,
che rotolano in bocca,
per darci l’impressione
di poter far passare prima il tempo.
domenica 14 ottobre 2012
Certe persone
ti entrano in testa senza bussare,
all'improvviso,
e ti fanno fare un bel sorriso
mentre sei in fila alla posta,
mentre parli con il vigile
che ti ha appena fatto la multa,
mentre sei a colloquio
con l’amministratore pedante
che vuole farti pagare una rata sbagliata,
mentre sei al banco del supermercato
con il numero 100
e hanno appena chiamato il 72
e a te scappa di andare in bagno,
e un bagno non c'è,
mentre sei in coda dal dottore
e attorno a te
ti entrano in testa senza bussare,
all'improvviso,
e ti fanno fare un bel sorriso
mentre sei in fila alla posta,
mentre parli con il vigile
che ti ha appena fatto la multa,
mentre sei a colloquio
con l’amministratore pedante
che vuole farti pagare una rata sbagliata,
mentre sei al banco del supermercato
con il numero 100
e hanno appena chiamato il 72
e a te scappa di andare in bagno,
e un bagno non c'è,
mentre sei in coda dal dottore
e attorno a te
parlano di calli, malattie cardiache e funghi,
mentre sei in macchina
e la radio ti trasmette solo musica unz unz
e non puoi cambiare
perché a tua nipote piace tanto,
mentre sei al bancone del bar
e ti pare che tutti
non abbiano di fondo nulla da dire
e fanno quel blablabla sommesso
che fa solo l'effetto di un ronzio
mentre sei in macchina
e la radio ti trasmette solo musica unz unz
e non puoi cambiare
perché a tua nipote piace tanto,
mentre sei al bancone del bar
e ti pare che tutti
non abbiano di fondo nulla da dire
e fanno quel blablabla sommesso
che fa solo l'effetto di un ronzio
che toglie suono al silenzio.
Certe persone,
che ti entrano in testa senza bussare
e ti fanno sorridere solo grazie al pensiero,
che ci sono e ci sono state,
che ti hanno fatto ridere,
che ti hanno abbracciato,
che ti hanno detto che sei bella,
ecco
quelle persone
meriterebbero un regalo all'anno,
senza ricorrenze fisse,
quando viene viene.
Solo per dire grazie, che ci sei.
Certe persone,
che ti entrano in testa senza bussare
e ti fanno sorridere solo grazie al pensiero,
che ci sono e ci sono state,
che ti hanno fatto ridere,
che ti hanno abbracciato,
che ti hanno detto che sei bella,
ecco
quelle persone
meriterebbero un regalo all'anno,
senza ricorrenze fisse,
quando viene viene.
Solo per dire grazie, che ci sei.
giovedì 4 ottobre 2012
Ho lo spoiler difettoso,
la convergenza obsoleta,
sono sprovvista di bollino blu
e l’airbag laterale sinistro
mi è rimasto incastrato
nell’uscita di sicurezza.
Il quadro elettrico della situazione
che contempla i circuiti interni,
mette in moto andature oscillanti,
equilibri instabili e tempo variabile.
che contempla i circuiti interni,
mette in moto andature oscillanti,
equilibri instabili e tempo variabile.
Avrei bisogno
di una revisione cerebrale.
Ma ho smarrito
il libretto di circolazione…
venerdì 28 settembre 2012
Non tutte le nostre emozioni
sono vere.
sono vere.
Quel che proviamo è reale,
ma solo una parte è prodotta
dalla reazione ad agenti esterni,
legata a quel che realmente succede.
Il resto è un innesco interno,
enfatizzato da elaborazioni mentali,
prodotto dal bisogno di emozione,
dalla necessità di provare qualcosa
che a volte ci piglia impellente.
Così si scopre che il vero virtuale
è dentro,
non fuori.
Sì dai, facciamoci un film.
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Sono io
- Pauline
- "...la più ingenua delle bambine, la più libera delle schiave, la più innocente delle puttane, la più eretica delle sante, la più folle creatrice di tele astratte e parole mai dimenticate, la più fiera signora di vetri infranti e nodi custoditi in un cassetto, la più inquieta sposa di venti e maree ribelli, la più eccentrica regina di idealismi, senza corona e senza terra..."
Obiettivo Pauline
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