Il post che avrebbe dovuto essere sotto questa foto
rifiuta di farsi scrivere.
E non è una battuta, una metafora o uno scherzo.
E' da un bel pezzo che provo e word si blocca,
ma soltanto se ricomincio a scrivere questa storia
che -dipersè - ha dell'irreale.
E' una storia che viene da lontano.
Di tanti tentativi fatti,
di taglia e incolla e copia
di salvataggi all'ultimo minuto,
resta solo un documento tutto quadrettato,
anomalo,
dove si legge un messaggio chiaro:
un saluto a me,
al mio passato
e un no ripetuto tante volte.
Nulla che abbia scritto io.
Per un'iperrazionale come me certe cose sono terribili.
La foto invece descrive perfettamente ciò che avrei raccontato:
era una storia con molto bianco
e parecchi inspiegabili, precisi, coinvolgenti dettagli.
Altro non mi riesce di dire,
tra furore e incredulita'.
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Sono io
- Pauline
- "...la più ingenua delle bambine, la più libera delle schiave, la più innocente delle puttane, la più eretica delle sante, la più folle creatrice di tele astratte e parole mai dimenticate, la più fiera signora di vetri infranti e nodi custoditi in un cassetto, la più inquieta sposa di venti e maree ribelli, la più eccentrica regina di idealismi, senza corona e senza terra..."
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