mercoledì 26 agosto 2009


Ogni posto è una miniera.

Basta lasciarcisi andare,
darsi tempo,
stare seduti in una casa da tè
ad osservare la gente che passa,
mettersi in un angolo del mercato,
andare a farsi i capelli
e poi seguire il bandolo di una matassa
che può cominciare con una parola,
con un incontro,
con l'amico di un amico di una persona
che si è appena incontrata
e il posto più scialbo,
più insignificante della terra
diventa uno specchio del mondo,
una finestra sulla vita,
un teatro di umanità
dinanzi al quale ci si potrebbe fermare
senza più il bisogno di andare altrove.

La miniera è esattamente la dove si è...
basta scavare.


lunedì 24 agosto 2009

Che se pure non è eterno, che importa?
Neanche noi lo siamo.


domenica 23 agosto 2009

Che poi m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri.
Stanno su per anni, poi senza che accada nulla,
ma nulla dico,
fran..., giù,... cadono.
Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente,
ma loro a un certo punto,
fran..., cadono giù, come sassi.
Nel silenzio più assoluto,
con tutto immobile intorno,
non una mosca che vola,
e loro, fran....
Non c'é una ragione.
Perché proprio in quell'istante? Non si sa.

Cos'é che succede a un chiodo
per farlo decidere che non ne può più?
C'ha un'anima, anche lui, poveretto?
Prende delle decisioni?
Ne ha discusso a lungo col quadro,
erano incerti sul da farsi,
ne parlavano tutte le sere, da anni,
poi hanno deciso una data,
un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran.

O lo sapevano già dall'inizio, i due,
era già tutto combinato,
guarda io mollo tutto tra sette anni,
per me va bene,
okay allora intesi per il 20 agosto,
okay, verso le sei,
facciamo sei meno un quarto,
d'accordo, allora buonanotte, 'notte.
Sette anni dopo, 20 agosto, sei meno un quarto, fran....



venerdì 21 agosto 2009

A volte arriva qualcuno
si stabilisce nel mio cuore
avviluppa tutto il mio corpo
fonde il ferro che mi protegge
dice le parole che non ascolto mai
mi racconta me stesso
capovolge il mio mondo
mi porta lontano

no, non è solo di questo che voglio parlare

è qualcos'altro
o tu forse
ma capisco..

..alla fine sono io
il viaggiatore di me stesso.

Metin Cengiz (poeta turco)



giovedì 20 agosto 2009

Il tempo vola
e noi no.

Strano sarebbe se noi volassimo
e il tempo no.

Il cielo sarebbe pieno di uomini
con l'orologio fermo.



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"...la più ingenua delle bambine, la più libera delle schiave, la più innocente delle puttane, la più eretica delle sante, la più folle creatrice di tele astratte e parole mai dimenticate, la più fiera signora di vetri infranti e nodi custoditi in un cassetto, la più inquieta sposa di venti e maree ribelli, la più eccentrica regina di idealismi, senza corona e senza terra..."

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