venerdì 31 dicembre 2010
2010
Meno 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1.
Stump, ye-yeee, auguri, oh, slap, slurp, pciù, pciù, smuà, pèeeeeeeeeeee, auguri, fiùuu, sbang, ptuptuptutumbtumb, fiiiiiiiiiiiiiiiiii, auguri, sboom, oohhmeuamigocharlie, hahahahah, braziiillarallarallarallaraaaaaa,
cincin, a-e-i-o-u-ipsilòn, slurp, slap, bum.
2011
Eppure sembra ieri.
martedì 7 dicembre 2010
Un numero è un numero
e mille altre cose.
Le tasse che devi versare
in un giorno qualunque
ma più nero del solito,
il rosso di un conto,
indigesto come un vino cattivo.
I voti che hai preso,
promosso o bocciato,
i valori del sangue con il fiato sospeso
che salgono e scendono senza rimorsi.
Le pagine che hai letto
senza voltarle mai
ed i letti che hai frequentato
quando c'era una volta.
Il telefono che spesso volevi chiamare,
una data che per sempre te ne ricorderai,
i chilometri fatti per le strade del mondo,
il prezzo che intero hai dovuto pagare.
I giorni passati
e quelli che mancano.
Da moltiplicare per due
per averne la misura.
e mille altre cose.
Le tasse che devi versare
in un giorno qualunque
ma più nero del solito,
il rosso di un conto,
indigesto come un vino cattivo.
I voti che hai preso,
promosso o bocciato,
i valori del sangue con il fiato sospeso
che salgono e scendono senza rimorsi.
Le pagine che hai letto
senza voltarle mai
ed i letti che hai frequentato
quando c'era una volta.
Il telefono che spesso volevi chiamare,
una data che per sempre te ne ricorderai,
i chilometri fatti per le strade del mondo,
il prezzo che intero hai dovuto pagare.
I giorni passati
e quelli che mancano.
Da moltiplicare per due
per averne la misura.
domenica 28 novembre 2010
Che non significa necessariamente
farmi ridere e divertire.
Io sto bene anche quando piango
o quando mi incazzo.
E sto bene anche quando
son così serena da sembrar distante.
E sto bene pure quando
mi viene questa ruga in mezzo agli occhi
per il pensare profondo.
Forse a me piace chi mi fa stare,
sì, forse si può dire così.
Anzi, no, sai che c'è?
La verità è che a me piace
chi sta bene con me.
Evidentemente bene.
Così bene da farmi sentir bella,
interessante, piacevole, desiderata;
da non snervarmi
e non farmi sentire a disagio
o prigioniera
e non farmi sbuffare e sgomitare;
così bene da non evidenziare i miei difetti,
non rinfacciare errori,
non tentare di cambiar la mia natura snaturata;
da non farmi far fatica,
non richiedere continue attenzioni,
non obbligarmi a corse ad ostacoli.
Quindi, caro il mio vestito grigetto,
stasera tu finisci in pattumiera.
farmi ridere e divertire.
Io sto bene anche quando piango
o quando mi incazzo.
E sto bene anche quando
son così serena da sembrar distante.
E sto bene pure quando
mi viene questa ruga in mezzo agli occhi
per il pensare profondo.
Forse a me piace chi mi fa stare,
sì, forse si può dire così.
Anzi, no, sai che c'è?
La verità è che a me piace
chi sta bene con me.
Evidentemente bene.
Così bene da farmi sentir bella,
interessante, piacevole, desiderata;
da non snervarmi
e non farmi sentire a disagio
o prigioniera
e non farmi sbuffare e sgomitare;
così bene da non evidenziare i miei difetti,
non rinfacciare errori,
non tentare di cambiar la mia natura snaturata;
da non farmi far fatica,
non richiedere continue attenzioni,
non obbligarmi a corse ad ostacoli.
Quindi, caro il mio vestito grigetto,
stasera tu finisci in pattumiera.
Arriva un giorno la fine del mondo
ma non era come avrebbe dovuto essere
- niente, cavolo, lo è mai -
Non processo di degrado lento che si accelera
non ghiacci che si sciolgono
e città che sprofondano Venezia in testa,
niente meteore che crollano sulla terra
la statua della libertà in fiamme
la casa bianca in fiamme
la tour eiffel in fiamme
il colosseo in fiamme,
ma non era come avrebbe dovuto essere
- niente, cavolo, lo è mai -
Non processo di degrado lento che si accelera
non ghiacci che si sciolgono
e città che sprofondano Venezia in testa,
niente meteore che crollano sulla terra
la statua della libertà in fiamme
la casa bianca in fiamme
la tour eiffel in fiamme
il colosseo in fiamme,
non terremoti vulcani piogge acide
tornado tifoni tsunami,
neanche poi per mano umana
bombe atomiche serial killer sette sataniche
calendari maya nostradamus,
niente neanche di religioso
ira divina diluvio universale guerre di fede
angeli e demoni crociate,
niente arche piene d'animali,
niente di niente.
Semplicemente
tornado tifoni tsunami,
neanche poi per mano umana
bombe atomiche serial killer sette sataniche
calendari maya nostradamus,
niente neanche di religioso
ira divina diluvio universale guerre di fede
angeli e demoni crociate,
niente arche piene d'animali,
niente di niente.
Semplicemente
come queste parole quando finirai di leggerle,
saranno state ma non saranno più.
Ecco come vedo la fine del mondo.
Ecco come vedo la fine del mondo.
Una delusione per gli appassionati del genere.
mercoledì 10 novembre 2010
Tu non sei niente.
Tu esisti solo come mio schiavo,
esisti solo per esaudire i miei desideri,
per obbedire ai miei comandi.
Senza di loro sei nulla,
sei materia inerte, inutile.
Fa’ quello che dico,
se vuoi avere un senso,
se non vuoi che cancelli la tua lurida esistenza,
schiavo, verme, inezia, nonnulla.
Io sono qui per umiliarti,
sottometterti,
Tu esisti solo come mio schiavo,
esisti solo per esaudire i miei desideri,
per obbedire ai miei comandi.
Senza di loro sei nulla,
sei materia inerte, inutile.
Fa’ quello che dico,
se vuoi avere un senso,
se non vuoi che cancelli la tua lurida esistenza,
schiavo, verme, inezia, nonnulla.
Io sono qui per umiliarti,
sottometterti,
domarti.
Lasciati andare
e ti dominerò completamente.
Iniziamo, dunque:
quando dico CTRL+V
intendo devi appiccicare qui
quello che ti ho fatto copiare.
Su da bravo..
Lasciati andare
e ti dominerò completamente.
Iniziamo, dunque:
quando dico CTRL+V
intendo devi appiccicare qui
quello che ti ho fatto copiare.
Su da bravo..
giovedì 4 novembre 2010
Se oggi non fosse oggi
ma ogni altro giorno,
e se qui non fosse questo posto
ma uno più vicino,
se io fossi chi vorresti
e tu fossi sempre tu,
se ogni altra cosa fosse acqua
e ogni colore diverso,
se ogni lampione cominciasse
a piangere la propria luce
ed ogni peccato venisse rimesso,
se ogni bottiglia contenesse messaggi
e non ci fosse posto per un bicchiere di vino,
se fossimo artificiali senza essere fuoco,
pronti a bruciare fatui
e a ricordare solo il passato,
se volere fosse solo un simbolo del potere,
se billy joel fosse ancora vivo.
Se tutto questo fosse vero
forse,
allora,
noi non esisteremmo nemmeno.
Quindi meglio così.
(tranquilli, è vivo.)
ma ogni altro giorno,
e se qui non fosse questo posto
ma uno più vicino,
se io fossi chi vorresti
e tu fossi sempre tu,
se ogni altra cosa fosse acqua
e ogni colore diverso,
se ogni lampione cominciasse
a piangere la propria luce
ed ogni peccato venisse rimesso,
se ogni bottiglia contenesse messaggi
e non ci fosse posto per un bicchiere di vino,
se fossimo artificiali senza essere fuoco,
pronti a bruciare fatui
e a ricordare solo il passato,
se volere fosse solo un simbolo del potere,
se billy joel fosse ancora vivo.
Se tutto questo fosse vero
forse,
allora,
noi non esisteremmo nemmeno.
Quindi meglio così.
(tranquilli, è vivo.)
giovedì 28 ottobre 2010
Mi chiedo come e quando
il disgusto individuale si trasforma in rivolta.
Quando e come
chi se la racconta tra sè e sè
o con gli amici suoi
incontra altri sè ed amici altri.
Vorrei sapere
che cosa è necessario
per tramutare
il mugugno in tumulto,
il brontolio in ribellione,
il mormorio in sedizione.
Vorrei sapere dove e quando.
Ci vediamo lì.
il disgusto individuale si trasforma in rivolta.
Quando e come
chi se la racconta tra sè e sè
o con gli amici suoi
incontra altri sè ed amici altri.
Vorrei sapere
che cosa è necessario
per tramutare
il mugugno in tumulto,
il brontolio in ribellione,
il mormorio in sedizione.
Vorrei sapere dove e quando.
Ci vediamo lì.
mercoledì 27 ottobre 2010
I miei pensieri fanno a pugni
dentro lo stomaco.
Fottitene vs Noncelafaccio.
Siamo alla millequattrocentosettima sfida.
Una noia mortale, gli incontri tra i due:
si picchiano di santa ragione,
sanguinano, barcollano,
devastano l'ambiente
ma nessuno sovrasta davvero l'altro.
Finisce sempre ai punti
e con me-pubblico
che contesto me-giudici.
Io invece vorrei
un pensiero campione.
Così,
giusto per liberarmi
da tutte le mie indecisioni.
Una cosa veloce:
mi entri nello stomaco,
saltelli attorno all'avversario
per qualche minuto
e poi sfoderi tre cazzotti
come quelli di Alì contro Foreman.
K.O.
Pace.
dentro lo stomaco.
Fottitene vs Noncelafaccio.
Siamo alla millequattrocentosettima sfida.
Una noia mortale, gli incontri tra i due:
si picchiano di santa ragione,
sanguinano, barcollano,
devastano l'ambiente
ma nessuno sovrasta davvero l'altro.
Finisce sempre ai punti
e con me-pubblico
che contesto me-giudici.
Io invece vorrei
un pensiero campione.
Così,
giusto per liberarmi
da tutte le mie indecisioni.
Una cosa veloce:
mi entri nello stomaco,
saltelli attorno all'avversario
per qualche minuto
e poi sfoderi tre cazzotti
come quelli di Alì contro Foreman.
K.O.
Pace.
martedì 26 ottobre 2010
Ci sono cose che sento scritte per me
e non c'è nessuno
che possa togliermi questa convinzione.
Calvino ha scritto per me
le città invisibili, ad esempio.
E Saramago ha dato a Blimunda il mio dono
(ha esagerato: ho alcune intuizioni
ma non è che sappia proprio leggere nelle cose).
Poi ci sono frasi in cui vorrei adagiarmi,
lasciarmi carezzare da ogni singola parola,
frasi che vorrei scritte per me ma non lo sono
e cavolo quanto mi dispiace
e mi spiace così tanto
che magari faccio finta di niente
e mi ci sdraio lo stesso
e non si sa mai
che qualche parola distratta
mi sfiori la pelle.
martedì 19 ottobre 2010
E se in tv ci sono certi programmi,
colpa dell'italiano medio che li guarda.
E se c'è un certo giornalismo,
colpa dell'italiano medio che lo segue.
E se ci sono i reality
colpa del solito italiano medio che ci crede.
E se c'era Wanna Marchi,
colpa dell'italiana media
che comprava le alghe per snellire i fianchi.
Io mi sento un'italiana mignola.
colpa dell'italiano medio che li guarda.
E se c'è un certo giornalismo,
colpa dell'italiano medio che lo segue.
E se ci sono i reality
colpa del solito italiano medio che ci crede.
E se c'era Wanna Marchi,
colpa dell'italiana media
che comprava le alghe per snellire i fianchi.
Io mi sento un'italiana mignola.
martedì 12 ottobre 2010
La faccenda che penso è
che ognuno di noi abbia un tot di cose
da spendersi nel corso della vita:
quando sei piccolo sei fatto di poco,
di curiosità ed immaginazione,
di istinto e fantasia,
poi ti ingrandisci aggiungendo disillusione,
rabbia, paura, pazienza,
aggiungi un po' di tutto,
una riserva da consumare nel corso degli anni.
E' per quello che da vecchi ci si rimpicciolisce:
finisci le scorte di questo e quello
e ti si svuota la pelle.
Io,
e te lo dico con la certezza
che procura una notte insonne,
sono fatta al 43% di muco.
E spero di consumarlo in fretta,
chè son stanca di soffiarmi il naso.
E pazienza se mi si svuotano le tette.
che ognuno di noi abbia un tot di cose
da spendersi nel corso della vita:
quando sei piccolo sei fatto di poco,
di curiosità ed immaginazione,
di istinto e fantasia,
poi ti ingrandisci aggiungendo disillusione,
rabbia, paura, pazienza,
aggiungi un po' di tutto,
una riserva da consumare nel corso degli anni.
E' per quello che da vecchi ci si rimpicciolisce:
finisci le scorte di questo e quello
e ti si svuota la pelle.
Io,
e te lo dico con la certezza
che procura una notte insonne,
sono fatta al 43% di muco.
E spero di consumarlo in fretta,
chè son stanca di soffiarmi il naso.
E pazienza se mi si svuotano le tette.
domenica 10 ottobre 2010
Ho una cosa in gola.
Me la sento lì da un po' di tempo,
un fastidio costante.
Tossicchio, deglutisco,
faccio quel suono,
quello del cavallo al trotto e niente,
nessun sollievo.
E' aggrappata alle corde vocali,
non si muove.
Bevo molto ma non scivola via.
Cerco di ignorarla,
faccio finta non ci sia
ma oggi è particolarmente gonfia,
un po' mi soffoca, sì,
la sento che mi chiude il respiro.
Quindi è deciso, la tolgo.
La espello. La tiro fuori.
Magari la conservo,
la metto in un vaso con l'alcool
e la conservo a futura memoria.
Magari serve, a me che non imparo mai.
Questa cosa che tengo in gola da un po',
la metto lì, in un vaso sul comodino,
la prima cosa da vedere al mattino:
al Governo c'è uno dei tanti
che ha appena detto
L'Italia deve restare in Afghanistan
perché se non fossimo lì
non potremmo più avere diritto
di esercitare il nostro peso
in seno alla comunità internazionale.
Ecco.
Tolto.
Ma pensavo mi avrebbe fatto meglio.
martedì 5 ottobre 2010
Ci pensi, ci ripensi.
Ci strapensi.
Ci pensi un po’ su e poi torni a pensarci.
E mica solo pensi:
rifletti, analizzi, consideri
(come se fissassi una stella),
fai tutto quello che
un dizionario dei sinonimi
è in grado di suggerirti.
E arrivi a una conclusione definitiva:
è un errore.
Se lo fai, sbagli. Ma tanto.
Ma proprio di brutto.
Cioè, non è un semplice errore.
E' l’himalaya dei passi falsi.
E con la consapevolezza di, lo fai.
E lo fai a cuor leggero,
con la serenità di chi non deve più
stare a chiedersi se sia giusto o no,
col dubbio che magari te ne pentirai.
Niente dubbi.
E' sbagliato e te ne pentirai.
Che bello.
E' bellissimo, davvero.
Ti stai concedendo la certezza dell’errore.
Te la stai regalando senza scusanti,
senza giustificazioni, senza alibi.
Nessun
"non ci avevo pensato abbastanza".
Nessun
"non avevo valutato la cosa attentamente."
E ti senti bene
come non ti succedeva da mesi.
Ci strapensi.
Ci pensi un po’ su e poi torni a pensarci.
E mica solo pensi:
rifletti, analizzi, consideri
(come se fissassi una stella),
fai tutto quello che
un dizionario dei sinonimi
è in grado di suggerirti.
E arrivi a una conclusione definitiva:
è un errore.
Se lo fai, sbagli. Ma tanto.
Ma proprio di brutto.
Cioè, non è un semplice errore.
E' l’himalaya dei passi falsi.
E con la consapevolezza di, lo fai.
E lo fai a cuor leggero,
con la serenità di chi non deve più
stare a chiedersi se sia giusto o no,
col dubbio che magari te ne pentirai.
Niente dubbi.
E' sbagliato e te ne pentirai.
Che bello.
E' bellissimo, davvero.
Ti stai concedendo la certezza dell’errore.
Te la stai regalando senza scusanti,
senza giustificazioni, senza alibi.
Nessun
"non ci avevo pensato abbastanza".
Nessun
"non avevo valutato la cosa attentamente."
E ti senti bene
come non ti succedeva da mesi.
lunedì 4 ottobre 2010
C’è un animale
che si chiama hide behind
e che sta sempre alle tue spalle,
ti segue dappertutto,
nella foresta, quando vai per legna;
ti volti ma per quanto tu sia svelto
lo hide behind è più svelto ancora
e si è già spostato dietro di te;
non saprai mai com’è fatto ma è sempre lì.
(j.l. borges, Margarita Guerrero
manuale di zoologia fantastica)
che si chiama hide behind
e che sta sempre alle tue spalle,
ti segue dappertutto,
nella foresta, quando vai per legna;
ti volti ma per quanto tu sia svelto
lo hide behind è più svelto ancora
e si è già spostato dietro di te;
non saprai mai com’è fatto ma è sempre lì.
(j.l. borges, Margarita Guerrero
manuale di zoologia fantastica)
Non lo saprai mai com’è fatto.
Ma sai cos’è.
L’animale che è dentro me.
domenica 3 ottobre 2010
Ho un parlamento nel cervello
con alti e bassi che si alternano.
con alti e bassi che si alternano.
Spesso si vota
che spesso cade il governo
e la democrazia qui è di casa.
Ribaltoni frequenti
quando gli alti cambiano idea.
Quasi mai il contrario
che un perché mica lo so.
Slegati, i primi, buoni spunti e belle idee.
Un po’ fragili, però,
e pronti a cambiar squadra,
pronti a vendersi
per pochi denari e quattro parole.
Compatti, gli altri, duri a morire.
E sempre all’erta anche se all’opposizione.
Ma se al governo, statene certi,
sarà con maggioranza bulgara.
Aria di crisi, tra poco alle urne.
Che questa volta sarà scheda bianca
e facciano gli altri.
Poi, come sempre, si vedrà.
che spesso cade il governo
e la democrazia qui è di casa.
Ribaltoni frequenti
quando gli alti cambiano idea.
Quasi mai il contrario
che un perché mica lo so.
Slegati, i primi, buoni spunti e belle idee.
Un po’ fragili, però,
e pronti a cambiar squadra,
pronti a vendersi
per pochi denari e quattro parole.
Compatti, gli altri, duri a morire.
E sempre all’erta anche se all’opposizione.
Ma se al governo, statene certi,
sarà con maggioranza bulgara.
Aria di crisi, tra poco alle urne.
Che questa volta sarà scheda bianca
e facciano gli altri.
Poi, come sempre, si vedrà.
giovedì 30 settembre 2010
(Foto gentilmente concessa da Teofilo Palans - Tutti i diritti riservati)
Quando hai capito
che ciò che ti prende non è tanto la meta,
il viaggio, il girare di porto in porto
o il baciare terre sconosciute.
Semplicemente ti rendi conto
che è come il campo magnetico terrestre:
solamente una direzione.
Segna sempre la stessa direzione la bussola,
per quanto io possa andare dove voglia,
che provi, che mi convinca
o che mi suggeriscano stancamente
che altre sono le strade migliori,
convenienti, felici.
Il Nord
quello è
e quello rimane.
Quando hai capito
che ciò che ti prende non è tanto la meta,
il viaggio, il girare di porto in porto
o il baciare terre sconosciute.
Semplicemente ti rendi conto
che è come il campo magnetico terrestre:
solamente una direzione.
Segna sempre la stessa direzione la bussola,
per quanto io possa andare dove voglia,
che provi, che mi convinca
o che mi suggeriscano stancamente
che altre sono le strade migliori,
convenienti, felici.
Il Nord
quello è
e quello rimane.
(mi sono capita da sola)
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